COME UNA MOSCA NEL LATTE

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12,00 IVA inclusa

di Roberta Invernizzi

Che cosa fa una mosca nel latte? Annaspa per non annegare. Si vede, anche a distanza, per contrasto cromatico. Disgusta: chi berrebbero ancora quel latte? Al protagonista di questo romanzo, un anziano inventore un po’ naif, avviene esattamente questo: cerca di cavarsela come può, attira l’attenzione su di sé anche senza desiderarlo e viene spesso evitato per le sue scomode stravaganze. Fra le quali l’ossessione di essere spiato e depredato delle sue idee più preziose.

Per ogni capitolo, il titolo (rivisitato) di un film di spionaggio. Un’intervista in un’elegante clinica psichiatrica, nella campagna quieta della provincia; quattro voci narranti che s’intrecciano per raccontare di un paziente speciale, un gattone appartenente a un’antica dinastia di guardie del corpo, un giornalista in crisi d’identità e una fotografa improvvisata e che si avvicinano l’uno all’altro con curiosità, alla ricerca di risposte e svolte.

Una sorta di spin-off al contrario: Nena, protagonista di Capelli, il precedente romanzo di Roberta Invernizzi, è uno dei personaggi di queste pagine.

Un racconto sulla memoria e sull’esclusione. E anche sulla disperazione e la speranza, sul tempo, sull’amicizia. Surreale quanto basta, poco ruffiano.

2013, pp. 204

Codice ISBN 978-88-98913-04-6

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Descrizione

di Roberta Invernizzi

Che cosa fa una mosca nel latte? Annaspa per non annegare. Si vede, anche a distanza, per contrasto cromatico. Disgusta: chi berrebbero ancora quel latte? Al protagonista di questo romanzo, un anziano inventore un po’ naif, avviene esattamente questo: cerca di cavarsela come può, attira l’attenzione su di sé anche senza desiderarlo e viene spesso evitato per le sue scomode stravaganze. Fra le quali l’ossessione di essere spiato e depredato delle sue idee più preziose.

Per ogni capitolo, il titolo (rivisitato) di un film di spionaggio. Un’intervista in un’elegante clinica psichiatrica, nella campagna quieta della provincia; quattro voci narranti che s’intrecciano per raccontare di un paziente speciale, un gattone appartenente a un’antica dinastia di guardie del corpo, un giornalista in crisi d’identità e una fotografa improvvisata e che si avvicinano l’uno all’altro con curiosità, alla ricerca di risposte e svolte.

Una sorta di spin-off al contrario: Nena, protagonista di Capelli, il precedente romanzo di Roberta Invernizzi, è uno dei personaggi di queste pagine.

Un racconto sulla memoria e sull’esclusione. E anche sulla disperazione e la speranza, sul tempo, sull’amicizia. Surreale quanto basta, poco ruffiano.

2013, pp. 204

Codice ISBN 978-88-98913-04-6

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