PAM, CROAK, UGH! ADA GOBETTI GIORNALISTA. IL LINGUAGGIO “SOCIAL” PRIMA DEI “SOCIAL”

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di Emmanuela Banfo

Ada Prospero, meglio nota con il cognome del primo marito Piero Gobetti, non è affatto figura marginale, di contorno al suo geniale coniuge. Nata a Torino il 23 luglio 1902 e morta nella stessa città il 14 marzo 1968, sin da bambina era dotata nella musica e nel canto, nello studio delle lingue, della letteratura e della filosofia. Collaboratrice da subito nelle riviste gobettiane, dopo il dramma della perdita di Piero, ancora molto giovane e madre di un bambino piccolissimo, con l’aiuto dell’amico Benedetto Croce, affrontò con coraggio sempre nuove sfide, non ultimo l’impegno nella Resistenza e, dopo, nella vita politica dell’Italia del dopoguerra. Coniugando l’abilità narrativa di cui aveva già dato prova nella sua produzione letteraria con la curiosità verso i cambiamenti sociali, l’attenzione alle trasformazioni dei costumi, della cultura del suo tempo, seppe avvicinarsi con originalità a una gran varietà di temi, dalla cronaca nera a quella rosa, dai temi attinenti all’istruzione scolastica alla famiglia, al rapporto genitori-figli. Al centro, sempre, la persona, la sua aspirazione alla felicità da realizzarsi in armonia.

 

2018, pp. 140

Codice ISBN 978-88-85950-23-8

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Descrizione

Ada Prospero, meglio nota con il cognome del primo marito Piero Gobetti, non è affatto figura marginale, di contorno al suo geniale coniuge. Nata a Torino il 23 luglio 1902 e morta nella stessa città il 14 marzo 1968, sin da bambina era dotata nella musica e nel canto, nello studio delle lingue, della letteratura e della filosofia. Collaboratrice da subito nelle riviste gobettiane, dopo il dramma della perdita di Piero, ancora molto giovane e madre di un bambino piccolissimo, con l’aiuto dell’amico Benedetto Croce, affrontò con coraggio sempre nuove sfide, non ultimo l’impegno nella Resistenza e, dopo, nella vita politica dell’Italia del dopoguerra. Coniugando l’abilità narrativa di cui aveva già dato prova nella sua produzione letteraria con la curiosità verso i cambiamenti sociali, l’attenzione alle trasformazioni dei costumi, della cultura del suo tempo, seppe avvicinarsi con originalità a una gran varietà di temi, dalla cronaca nera a quella rosa, dai temi attinenti all’istruzione scolastica alla famiglia, al rapporto genitori-figli. Al centro, sempre, la persona, la sua aspirazione alla felicità da realizzarsi in armonia.

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